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Questa paginetta non incontrera’ l’approvazione di molti, ma sono sicuro che coloro che approveranno lo faranno di cuore. Il fatto e’ che il motociclismo, almeno come lo vedo io, e gli amici difficilmente vanno d’accordo.

Lasciatemi spiegare.

Ho incontrato molte persone che hanno una moto. Diversi tra i miei amici, e alcuni tra i miei parenti, possiedono una moto. Ma questo non fa di loro, ai miei occhi, dei motociclisti. Piuttosto, fa di loro persone che hanno a disposizione un mezzo alternativo all’auto per andare da A a B. Poi c’e’ il problema, separato ma presente, delle abitudini differenti e della difficolta’ di conciliarli.

Veniamo al primo aspetto. Per me non sei un motociclista (al massimo, sei un motociclante) se la tua idea di una “giornata in moto” e’ darti appuntamento alle dieci, arrivare alle dieci e venti, pisellare fino alle undici, metterti in moto alle undici e un quarto e arrivare al ristorante a mezzogiorno; dopodiche’ ti dedichi a un lauto pranzo fino alle tre, seguito da una passeggiata in moto di 47 minuti fino al caffe’ o alla gelateria, dove passi un’altra mezza eternita’; al termine della quale e’ ora di andare verso casa perche’ sei stanco. Lo so, sto esagerando; ma quando vai in moto riconoscerai subito il tipo, e ti assicuro che e’ diffuso.

Questo, per me, e’ motociclismo tradito, malmenato, violentato. E’ una giornata in moto gettata nel cassonetto, e che nessuno mi ridara’ piu’. Non e’ nemmeno “andare in moto”, e’ un mero mettercisi sopra per ragioni di puro spostamento fisico. Caro amico motociclante, saro’ lieto di vederti sabato sera in pizzeria (arrivero’ in macchina), e parlare con te di moto ( o di altro) quanto vuoi. Ma quando mi chiederai ancora “domenica andiamo in moto?” io ti rispondero’ molto francamente che domenica in moto ci vado da solo, e ti diro’ anche il perche’.

Il secondo aspetto e’ legato al primo. Per me, il mototurismo e’ una “total immersion”. Voglio andare a dormire con il suono della moto nella testa, e sapere che sognero’ di stare andando in moto. Voglio stare in sella dalle otto alle dieci ore al giorno. Voglio avere la sensazione, innata nell’uomo e amata da sempre, di essere solo col mio fido destriero mentre cavalchiamo verso il tramonto come John Wayne. Voglio sentire la speciale intimita’ che il cavaliere, reale o immaginario, ha sempre avuto con il suo cavallo: Gandalf con Shadowfax, Theoden con Snowmane, Glorfindel con Asfalot, Alessandro Magno con Bucefalo, Don Chischiotte con Ronzinante, perfino Brancaleone con Aquilante. I riferimenti sono troppi e sono sicuro che tu, lettore sveglio e attento, hai capito. La “cultura” popolare ha, anch’essa, colto il mito:

Dategli, dategli un animale,
figlio del lampo, degno di un re,
presto, più presto perché possa scappare,
dategli la bestia più veloce che c’è

“corri cavallo, corri ti prego
fino a Samarcanda io ti guiderò,
non ti fermare, vola ti prego
corri come il vento che mi salverò
oh oh cavallo, oh, oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh, cavallo, oh oh

Pero’ voglio anche evitare le ammazzate in autostrada, anzi voglio evitare le autostrade piu’ che posso; voglio limitare il “turismo” a dosi leggere e passeggiate serali (perche’ l’idea e’ di… andare in moto); e voglio evitare le continue soste dovute a troppo caldo/troppo freddo/troppo stanco/devo assolutamente trovare un certo tipo di prezzemolo (storia vera!)/devo fare pipi’/popo’/foto/pausa e via discorrendo. E sara’ anche che sono celibe e sono abituato a fare le cose come piace a me, e a organizzare le giornate come dico io. Ma se anche fossi sposato, farei “ciao con la manina” almeno una volta l’anno e me ne andrei in giro da solo, per fatti miei, libero da costrizioni e padrone di fare quello che mi piace, come mi piace. Un uomo ha bisogno dei suoi spazi. La moto allarga questi spazi, li rende piu’ belli, ma chiede in modo alquanto imperioso che vengano condivisi con lei solo.  E la moto e’ un piacere. Se non si va in moto… 

Quante sono le persone che hanno lo stesso mio modo di vedere la moto? Poche. Io sono andato in moto con tanti sia in gite di un giorno sia come mototurista, e a parte me ne ho incontrato solo uno. Sono anche andato in giro con persone che, brave e simpatiche quanto vi pare, mi hanno fatto dire “mai piu’ “. Sono anche andato in giro con tanti che avevano la moglie dietro, e…

vabbe’, lasciamo perdere. 

La conclusione che ho tratto dalle mie esperienze e’ stata chiara e definitiva. A meno di non avere la possibilita’ di viaggiare con una di quelle rare persone che vanno in moto come ci voglio andare io, si socializza al di fuori della moto.

In moto, ci siamo solo io e il mio destriero.

 G